Firenze, Verona, Venezia: se pensiamo all’amore in Italia, mi vengono subito in mente queste città.
Di solito Milano non è nella top 5, ma io vi racconto 5 storie d’amore che hanno tinto di rosa Milano!
Una storia d’amore sforzesca molto famosa riguarda non una coppia, ma un triangolo.
Sto parlando di Ludovico il Moro e della sua storia d’amore con Beatrice d’Este, sua legittima sposa, e Cecilia Gallerani, sua amante.
Ludovico il Moro era un noto sciupafemmine: era suo ogni cuore di gentildonna alla corte sforzesca.
Del resto era bello, potente e celibe, e amava divertirsi.
Ma nel 1488 il suo cuore viene irrimediabilmente rapito da una fanciulla giovane e bellissima: Cecilia Gallerani.
La bella Cecilia, di origini senesi, era una dama della corte sforzesca. Suo padre era infatti al servizio della precedente Duchessa, Bianca Maria, e Cecilia inizia quindi a frequentare la corte ducale. Il 36enne Ludovico presto si accorge della sua avvenenza, e in men che non si dica seduce la giovane.
E’ una storia d’amore intensa e sincera, tanto che le cronache dell’epoca riportano che «si dice che il male del signor Ludovico è causato dal troppo coito di una sua puta che prese presso di sé, molto bella, parecchi di fa, la quale gli va dietro dappertutto, e le vuole tutto il suo ben e gliene fa ogni dimostrazione”
Cecilia infatti si atteggia a first lady della corte ducale e segue Ludovico in ogni impegno mondano.
Pensate che Ludovico fa realizzare dal suo artista di corte preferito, il grande Leonardo da Vinci, un ritratto della sua bella: nasce così l’opera d’arte senza tempo intitolata “La Dama con l’Ermellino”.
Questa laison era troppo bella per essere vera. Purtroppo Ludovico non poteva sposare Cecilia, in quanto i doveri verso la sua casata lo portavano alla scelta di una sposa adatta al suo lignaggio e idonea alle esigenze di alleanze politiche tanto necessarie per far fronte ai pericoli francesi che incombevano in quel periodo a Milano.
Ludovico decide di sposare Isabella d’Este, dama potente e stupenda, ma questa è già promessa a Francesco Gonzaga di Mantova.
Il Moro ripiega quindi sulla sorella minore di questa, la sedicenne Beatrice d’Este, ragazzotta goffa e meno aggraziata sia di Cecilia che di Isabella.
Il matrimonio venne celebrato nel 1490 e subito Beatrice pretese e ottenne che la bella rivale Cecilia fosse allontanata dalla corte.
La Gallerani venne quindi pensionata e ringraziata per i suoi servigi con il Feudo di Saronno, dove crebbe il figlio che ebbe con Ludovico il Moro, il piccolo Cesare.
Beatrice si rivelò a sorpresa un’ottima sposa per Ludovico, divenne la sua fidata consigliera politica e la sua bellezza crebbe con il tempo.
Tanto che, quando Beatrice morì di parto a soli 22 anni, Ludovico si chiuse in un dolore che vide espressione nella realizzazione della Saletta Nigra al Castello Sforzesco: una sala totalmente foderata di tessuto nero dove il Moro si chiuse nel suo dolore per settimane.
Si narra che il Duomo di Milano abbia il suo fantasma che vaga sconsolato. E’ capitato a diversi fotografi di scattare una foto a una coppia di sposi dopo la cerimonia nuziale sulla porta del Duomo di Milano e successivamente scorgere dietro di loro una donna sconosciuta vestita di nero.
Questa misteriosa figura sembra essere il fantasma di una certa Carlina, vissuta a Schignano, vicino a Como, dove era in voga l’antica usanza di far vestire le spose a lutto, completamente avvolte nella seta nera, per ingannare gli uomini del feudatario del luogo che si arrogava il famigerato jus primae noctis (il diritto di consumare la prima notte di nozze con le giovani appena sposate).
In una fredda e nebbiosa giornata di ottobre Carlina si sposò con il suo Renzino avvolta nel suo abito nero e partirono per Milano per il viaggio di nozze; decisero di salire sulle terrazze del Duomo dove le statue di drago lì presenti cominciarono ad inquietare la povera Carlina che portava nel cuore la colpa di essersi concessa ad un giovane straniero poco tempo prima delle nozze, rimanendo incinta.
Carlina aveva deciso di non dire nulla al futuro sposo e di fargli credere che quel figlio fosse suo, ma quel luogo suggestivo dove nella foschia comparivano sagome inquietanti la spaventarono a tal punto che la novella sposa lasciò la mano del giovane sposo e cominciò a correre tra le statue urlando .
Ad un tratto il marito la vide cadere nel vuoto, poi sparire inghiottita dalla nebbia. La leggenda racconta che il suo corpo fu cercato in lungo e in largo ma non venne mai trovato.
Giuseppe Verdi, celebre compositore e idolo del Teatro alla Scala di Milano, ebbe tante donne. Donne di carta, ossia le eroine delle sue opere, e donne in carne ed ossa. Ed è di queste che io vi parlerò.
A condizionare la vita affettiva di Giuseppe Verdi, rendendola complessa e tormentata, fu sicuramente la prima moglie: Margherita Barezzi, fanciulla dalla sorte tragica.
Margherita era la figlia del suo mecenate, l’agiato commerciante di Busseto Antonio Barezzi, che nel 1830 ospita in casa il giovane compositore. Tra Giuseppe e la figlia del Barezzi nasce l’amore e i due si sposano nel 1836. Nascono due figli: Virginia e Icilio, che moriranno però entrambi all’età di un anno. Nel febbraio del 1839, i Verdi si trasferiscono a Milano. Margherita fece in tempo a vedere il debutto della prima opera del marito al Teatro alla Scala (l’Oberto, Conte di San Bonifacio) prima di morire a causa di una encefalite.
Il secondo amore e sposa di Verdi fu l’affermato soprano Giuseppina Strepponi che sarà una moglie devotissima e adorante. Lui aspettò 12 anni prima di sposarla, ma nel frattempo se la portò in casa come convivente scandalizzando la buona società dell’epoca. Lei adorò e lodò sempre Giuseppe e lo introdusse nei migliori salotti, favorendo non poco la sua carriera.
Lui, invece, la trattava malissimo: la rimproverava di non saper gestire la servitù, scatenava collere epiche per dei nonnulla.
Ad un certo punto un’altra donna si insinuò in questo menage familiare. Si tratta di Teresa Stolz, anche lei soprano, che divenne la protagonista di molte delle opere di Verdi. Verdi e la Stolz passavano molto tempo insieme, tanto che rumors dell’epoca riportavano di una relazione fra i due.
La Strepponi si allarmò per l’assidua frequentazione “lavorativa” tra i due e fece in modo che la Stolz si allontanasse dal marito.
Anni dopo, i tre si riavvicinarono e la Stolz divenne fedele amica dei due anziani coniugi per i quali si rivelerà un importante sostegno, trascorrendo con loro lunghissimi periodi
Quando la Strepponi morì qualche anno prima di Verdi, nel 1897, fu proprio la Stolz che si prese cura di lui, aiutandolo anche a completare la sua opera più bella: la casa di riposo per musicisti Giuseppe Verdi.
Non si può pensare al Teatro alla Scala senza nominare la grande Maria Callas.
Maria Callas ebbe innanzitutto un grande amore con la città di Milano, che scelse come sua dimora stabile, in una vita che certo stabile non era, per ben 10 anni.
Il soprano infatti abitò a Milano, in via Buonarroti 38, dal 1950 al 1960, insieme al marito, l’imprenditore veneto Giambattista Meneghini. A Milano la Callas aveva anche la sua stilista di fiducia, quella Elvira Leonardi Bouyeure, in arte Biki, che fece di lei un’icona di stile in tutto il mondo, e contribuì a rendere la sua figura leggendaria anche al di fuori del piccolo mondo degli appassionati d’opera.
Nel 1958 La Callas litigò con il sovrintendente della Scala, Antonio Ghiringhelli, promettendo di non mettere più piede nel teatro fin quando fosse stato lui in carica. Abbandonò Milano due anni più tardi per stabilirsi a Parigi, iniziando il triste periodo del suo declino artistico e iniziando la storia d’amore con l’armatore Aristotele Onassis.
Quella fra Maria Callas e Onassis è una delle più celebri storie d’amore del ‘900
Una storia d’amore paragonabile ad una tragedia greca, proprio come l’origine ellenica di entrambi, e che ha avuto il suo punto più basso quando Onassis sposò Jacqueline Kennedy, portando conseguentemente alla depressione la Divina.
Il primo incontro tra i due avvenne in Italia, a Venezia, nel 1957.
L’unione tra Callas e Onassis diede subito adito alle polemiche, sia per la loro situazione coniugale (entrambi erano sposati), sia per la loro differenza d’età (lei aveva 36 anni, lui 53). La loro storia, durata 10 anni, fu molto intensa ma travagliata, piena di gelosie, litigi, tradimenti. Il ricchissimo armatore greco la tenne lontano dalle scene e le promise un matrimonio che poi non le concesse mai. Dalla loro storia d’amore nacque un bambino, Omero, che sfortunatamente morì dopo poche ore dalla nascita a causa di un’insufficienza respiratoria.
Per chiudere, non posso non parlarvi del padre del romanticismo italiano: Francesco Hayez, autore del celebre “bacio” che tutti possiamo ammirare nella pinacoteca di Brera.
Ultimo di cinque figli di una famiglia particolarmente povera, proprio in conseguenza delle notevoli difficoltà economiche familiari, il piccolo Francesco viene lasciato in affidamento a una zia benestante, moglie di un mercante d’arte genovese proprietario di una galleria di quadri. Da qui inizia la sua formazione che lo porterà a diventare un artista rinomato e molto richiesto in quel di Milano, dove entrerà in contatto con personalità importanti come Alessandro Manzoni, di cui effettuerà un ritratto.
Hayez realizza il Bacio, famoso quadro esposto a Brera, nel 1859.
Il Bacio diventerà il manifesto del romanticismo italiano, ma non è un quadro che parla esclusivamente di amore. Hayez era infatti innanzitutto un artista politico, e molti dei suoi quadri, compreso il bacio stesso, contengono elementi riconducibili a questa sua attitudine.
La scena, collocata in un contesto medievale, raffigura due giovani innamorati che si stanno baciando con passionalità.
I due innamorati simboleggiano però l’amore per la patria e la lotta allo straniero (in questo caso, gli austriaci) e l’opera riscosse un tale successo popolare che venne riprodotta da Hayez in altre tre versioni, con piccole modifiche fra l’una e l’altra.
La coppia hayeziana è la personificazione dell’Italia unita: «la pelle di lei è la pelle dell’Italia intera. Il suo corpo è nazione. La sua bocca è il punto dell’Unione”
Il pugnale nascosto nel mantello di lui, in segno di ribellione contro l’invasore asburgico, e la datazione del dipinto (1859, anno dell’ingresso di Vittorio Emanuele II a Milano e della seconda guerra d’indipendenza), rimandano per via simbolica all’impresa unitaria.
L’azzurro della veste della donna ed il rosso brillante della calzamaglia del giovane alludono non troppo velatamente al tricolore francese: Hayez, infatti, intendeva rendere omaggio alla Francia, alleata dell’Italia nell’impresa di liberazione dagli Asburgo.
Vi ho addolcito abbastanza per oggi?
Vi aspetto sulla Pagina Facebook di Milano In Tour o sul nostro Profilo Instagram per nuove, mirabolanti avventure!
Paola – Milano In Tour
Milano In Tour desidera informarti che il Reg. UE n. 2016/679 (Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali) prevede la tutela della persone e di altri soggetti e il rispetto al trattamento dei dati personali. Ai sensi degli articoli 13 e 14, pertanto, ti forniamo le seguenti informazioni: I tuoi dati personali saranno trattati da Milano In Tour nella figura di Paola Caronni in qualità di titolare del trattamento. Il Responsabile della protezione dei dati può essere contattato presso Milano In Tour: info@milanointour.it. Il trattamento dei dati personali da te forniti (nome, cognome, numero di telefono, indirizzo mail, P.Iva, Codice Fiscale, riferimenti bancari, ragione sociale) è finalizzato unicamente ad adempiere alle tue specifiche richieste, a fornire il servizio richiesto e ad adempiere a tutti gli obblighi di legge. In particolare, le principali finalità del trattamento sono: – Iscrizione ai nostri tour, visite guidate ed eventi Milano In Tour, per l’adempimento dei suoi servizi web, raccoglie inoltre in forma anonima i dati tecnici di navigazione dell’utente tramite l’applicazione Google Analytics con IP anonimizzato. I dati da te ricevuti saranno trattati da Milano In Tour esclusivamente con modalità e procedure necessarie per fornirti i servizi richiesti e per le finalità ulteriori per le quali hai espresso il consenso. I tuoi dati personali saranno custoditi in appositi archivi, fisici e/o elettronici, protetti ed accessibili solo al personale addetto nel pieno del rispetto delle norme di sicurezza previste dalla normativa al fine di prevenire la perdita dei dati stessi, usi illeciti o non corretti. I tuoi dati saranno conservati presso la sede del Titolare che tratterà i tuoi dati personali per il tempo necessario per adempiere alle finalità di cui sopra. Il conferimento dei tuoi dati personali ha natura obbligatoria: l’eventuale rifiuto o errata comunicazione renderebbe impossibile l’erogazione dei servizi da te richiesti e l’adempimento di specifici obblighi previsti dalla legge. Ambito di comunicazione e di diffusione dei dati I tuoi dati potranno essere resti accessibili: – ai nostri collaboratori (ad esempio, alle nostre guide turistiche) nell’ambito delle relative mansioni I tuoi dati NON saranno venduti o ceduti per altre finalità. Diritti dell’interessato L’interessato ha il diritto di ottenere dal titolare del trattamento dei dati la conferma che sia in corso o meno un trattamento dei dati personali che lo riguardano e in tal caso di ottenere l’accesso ai dati personali e alle seguenti informazioni: – le finalità del trattamento L’interessato ha il diritto di ottenere dal titolare al trattamento la cancellazione dei dati personali che lo riguardano, “diritto all’oblio”. Le richieste vanno rivolte a Milano In Tour – info@milanointour.it, con oggetto della mail “Revoca del consenso al trattamento di tutti i miei dati personali”. Al termine di questa operazione, i tuoi dati personali saranno rimossi dai nostri archivi nel più breve tempo possibile. In termini generali, i cookie sono piccoli aggregati di testo registrati localmente nella memoria temporanea del tuo browser, e quindi nel tuo computer, per periodi di tempo variabili in funzione dell’esigenza e generalmente compresi tra poche ore e alcuni anni, con l’eccezione dei cookie di profilazione la cui durata massima è di 365 giorni solari. Mediante i cookie è possibile registrare in modo semi-permanente informazioni relative alle tue preferenze e altri dati tecnici che permettono una navigazione più agevole e una maggiore facilità d’uso ed efficacia di siti che navighi. Ad esempio, i cookie possono essere usati per determinare se è già stata effettuata una connessione fra il tuo computer e un sito per mantenere le informazioni di “login”. Al fine di rendere più comoda possibile la tua visita al nostro sito web e per la presentazione delle nostre visite utilizziamo i cookie o codici informatici equivalenti. Usiamo inoltre strumenti di analisi per l’usabilità che tracciando in maniera aggregata e totalmente anonima le azioni degli utenti ci permettono di comprendere come viene usato il nostro sito per migliorarne le funzionalità e la progettazione. A. TIPOLOGIE DI COOKIE I cookie si distinguono in due famiglie: – Quelli installati dal proprietario o dal responsabile del sito, denominati cookie di prima parte; – Quelli installati da responsabili estranei al sito, denominati cookie di terza parte. La responsabilità e gestione dei cookie di prima parte è assunta in modo diretto dal Titolare. La responsabilità e gestione dei cookie di terza parte ricade invece sui rispettivi proprietari e gestori i quali devono offrire adeguati meccanismi di rifiuto nelle proprie informative privacy. Sui siti internet possono essere presenti cookie appartenenti a sei diverse tipologie: 1. Cookie tecnici, di sessione e analitici: questi cookie sono necessari al corretto funzionamento del sito e consentono di gestire le operazioni di accesso (c.d. login) ai siti, registrare le preferenze di configurazione dove disponibili o di integrare plug-in necessari alla visualizzazione di determinati contenuti. Sono considerati cookie tecnici anche i cookie utilizzati per le analisi statistiche e prestazionali, purché configurati per raccogliere i dati in forma aggregata e anonima che offrono un quadro generale dell’andamento dei siti e dei contenuti. 2. Cookie di analisi del traffico e delle prestazioni: questi cookie permettono di sapere in che modo i visitatori utilizzano un sito, a quali contenuti accedono e da quali regioni geografiche provengono per poter valutare e migliorare il funzionamento del sito e privilegiare la produzione di contenuti che meglio incontrano i bisogni informativi degli utenti. Questi cookie sono soggetti al consenso da parte degli utenti e il rifiuto può essere manifestato direttamente ai rispettivi gestori. 3. Widget e altri strumenti di interconnessione con siti e funzionalità esterne: si tratta di cookie, spesso associati a un elemento grafico del sito quale un pulsante di azione o uno specifico logo (ad esempio il pulsante “like” di Facebook), utilizzati per integrare le funzionalità di altri siti all’interno di quello che si sta navigando. Questi cookie sono di responsabilità dei relativi gestori ed è possibile opporsi al loro utilizzo direttamente sulle pagine di informativa del rispettivo gestore. 4. Strumenti di usabilità: sono funzionalità scritte in codice applicativo che permettono al gestore del sito di analizzare il modo in cui gli utenti interagiscono con i contenuti e le funzionalità al fine di verificarne la facilità d’uso, la qualità del design e pianificare le modifiche migliorative. Questi script sono configurati per non catturare elementi digitati dall’utente che minerebbero la sua privacy e sono soggetti al consenso esplicito. Il rifiuto del consenso, quando presente nelle pagine di questo sito, viene gestita direttamente dal Titolare. B. QUALI COOKIE SONO INSTALLATI SU QUESTO SITO? Il Titolare cerca di limitare l’uso dei cookie allo stretto necessario per offrirti i servizi di questo e dei suoi altri suoi siti e prodotti. In particolare abbiamo i cookie indicati nei prossimi paragrafi. A. COOKIE NON SOGGETTI A CONSENSO i. Cookie tecnici, di sessione e analitici – Google Analytics con IP aninomizzato per le statistiche di accesso e traffico a uso interno. Nel caso in cui tu abbia ulteriori dubbi o preoccupazioni in merito all’utilizzo dei cookie ti è sempre possibile intervenire per impedirne l’impostazione e la lettura, ad esempio modificando le impostazioni sulla privacy all’interno del tuo browser. Poiché ciascun browser – e spesso diverse versioni dello stesso browser – differiscono anche sensibilmente le une dalle altre, se preferisci agire autonomamente mediante le preferenze del tuo browser può trovare informazioni dettagliate sulla procedura necessaria nella guida del tuo browser. Per una panoramica delle modalità di azione per i browser più comuni, può visitare l’indirizzo: http://www.cookiepedia.co.uk/index.php?title=How_to_Manage_Cookies C. DURATA DEL TRATTAMENTO I cookie gestiti dal Titolare hanno una durata massima di 365 giorni, salvo rinnovi volontari da te effettuati reiterando il consenso. I cookie di profilazione gestiti dal Titolare sono anonimi e, una volta scaduti, rimangono all’interno dei sistemi statistici e delle piattaforme di profilazione in forma aggregata e non riconducibile al tuo browser per esclusive finalità statistiche generali. I cookie gestiti da terze parti, hanno le durate indicate nelle rispettive Cookie Policy. PRIVACY POLICY
Titolare del trattamento e Responsabile della protezione dei dati
Finalità e base giuridica del trattamento cui sono destinati i dati
– Invio di comunicazioni utili all’effettuazione di tali tour, visite guidate ed eventi
– Emissione fatture
– Ricezione pagamenti
– Risposta alle vostre richieste
– Invio newsletter via mail e via Whatsapp
– Più in generale, l’adempimento di qualunque tipo di obbligo previsto dalla legge, dai regolamenti e dalla normativa comunitariaModalità e durata della conservazione dei dati
Natura del conferimento dei dati e conseguenze in caso di rifiuto
– a tutte quelle persone fisiche e/o giuridiche, pubbliche e/o private quando la comunicazione risulti necessaria o funzionale allo svolgimento della nostra attività o nei modi e per le finalità sopra illustrate
– a tutti quei soggetti cui la facoltà di accesso a tali dati è riconosciuta in forza a provvedimenti normativi
– le categorie di dati personali in questione
– i destinatari o le categorie di destinatari a cui i dati personali sono stati o saranno comunicati
– il periodo di conservazione dei dati personali previsto
– il diritto di proporre un reclamo ad un’autorità preposta
– l’esistenza del diritto dell’interessato di chiedere al titolare del trattamento la rettifica o la cancellazione dei dati personali che lo riguardano o di opporsi al loro trattamento
– l’esistenza di un processo decisionale automatizzato, compresa la profilazione, e informazioni sulla logica utilizzataCOOKIE POLICY
Per ottemperare all’obbligo di massima trasparenza nei confronti dei nostri clienti, consigliamo di leggere sempre attentamente le nostre condizioni di vendita prima di effettuare acquisti sul nostro eCommerce.
Le CDV di questo eCommerce saranno aggiornate periodicamente. In questa pagina troverete sempre:
– La data dell’ultimo aggiornamento del documento CDV
– Il link per effettuare il download del documento CDV
Grazie per la collaborazione, il nostro scopo è avere sempre clienti soddisfatti dei nostri servizi!
Lascia un commento